Due donne, rappresentazione allegorica della Civiltà e della Storia, maledicono i sovrani di Germania, Austria-Ungheria, Bulgaria e Impero Ottomano, rispettivamente Guglielmo II, Francesco Giuseppe, Ferdinando I e Maometto V; sullo sfondo soldati morti ed una città che brucia. In Calce: “Sulle rovine, prodotte dall’insanità di un vecchio tiranno – Dal carnaio umano, voluto da un prepotente ambizioso – Alto si eleva il grido di maledizione eterna ai quattro carnefici dell’umanità – Grido di madri e figli – Pianti di vedove e orfani – L’invocata vittoria dei difensori della Libertà è giunta – Giustizia trionfa – la Storia registra i nomi dei barbari, maledicendoli ai posteri”.