La vignetta satirica si ispira alla scultura di Jean de Boulogne (1529-1603), “Il ratto della Sabina”, che raffigura una giovane ragazza la quale cerca di liberarsi da uomo che la solleva con forza; ai piedi del giovane uomo si trova un anziano che si dispera. La scultura rappresenta un episodio della storia romana, il ratto delle sabine, appunto: Romolo fondatore della città di Roma, fece rapire le donne sabine affinché i romani avessere con chi procreare. La vignetta raffigura Roma come una giovane donna presa tra le braccia da Vittorio Emanuele II, mentre ai piedi del re il papa Pio IX si dispera. In calce: “Per fondare la grandezza romana si tolsero colla prepotenza le figlie ai Sabini. Ora per far l’Italia, colla forza del diritto e della ragione, si strappa Roma dalle braccia del Papa-Re che fu padre di enon di fatto”.