Vela sembra fornire una versione scultorea del dipinto di Francesco Hayez. La critica coeva legge infatti nella scultura un’allusione politica all’Italia sconfitta e affranta a seguito degli esiti dei moti del 1848. Non casuale è anche il fatto che l’opera sia protagonista di un sonetto di Andrea Maffei, che la paragona alla patria. La scultura nasce su commissione di Giacomo e Filippo Ciani (al fianco dei quali Vela aveva combattuto durante le Cinque Giornate di Milano) come monumento in memoria dei genitori (Carlo Ciani e Maria Zaconi Ciani, Lugano, Giardino di Villa Ciani).