Sull’antiporta del volume II del Panteon dei martiri della libertà italiana (opera compilata da una Società di Letterati Italiani, a cura di Gabriele D’Amato, Torino, Stabilimento Tipografico Fontana, 1852) è rappresentato un gruppo di scheletri, ovvero gli “Italiani”, in un sepolcro scoperchiato che implora un arcangelo, sopraggiunto presso la tomba per ammonirli, indicandogli la mano vendicatrice di Dio. Sullo sfondo profilo di vulcano fumante. L’incisione probabilmente allude all’inevitabile e ormai prossima ora del riscatto nazionale, che avrebbe simbolicamente visto risorgere gli eroi caduti per il riscatto dell’Italia.